Atleti famosi invitati a partecipare alla Hell’s Race: ecco perché no. 7 Ottobre 2021 – Categoria: OCR – Tags: competitivi
Nei giorni successivi alla Hell’s Race La Fortezza, gara finale della nostra Series, oltre a molti complimenti per l’impegno e la passione che ci mettiamo nell’organizzare le nostre gare e tenere in alto il nome delle OCR in questo particolare momento, abbiamo avuto modo di confrontarci su diversi aspetti che riguardano la nostra gara tra questi una domanda sollevata da un amico che ormai ci segue da diverso tempo: “Una gara come la vostra dovrebbe attirare molti più iscritti perché è davvero una Obstacle Race tra le più belle e complete alle quali abbia mai partecipato. Perché non invitate qualche nome importante della scena italiana e non solo così da attirare l’interesse di molti altri atleti?”.
Visto che non è la prima volta che offriamo il nostro personale punto di vista su questo argomento, nelle chiacchiere tra amici appassionati di questo sport, abbiamo deciso di renderlo pubblico sulle pagine virtuali del nostro blog.
Forse non sai, ma anche nelle OCR, nonostante sia una disciplina giovane, come in altri sport, gli atleti più in vista e famosi vengono invitati dagli organizzatori a partecipare alle loro gare in qualità di “testimonial” così da alzare il livello percepito sull’evento sportivo e “influencer” nella speranza di vedere aumentare gli iscritti. Non si tratta semplicemente di offrire il biglietto gara ma di riconoscere una certa somma e sostenere le spese per viaggio, pranzi e alloggio. Si tratta di vere ospitate come accade in televisione con attori, musicisti e gente dello spettacolo famosa.
Sono molte le motivazioni che ci hanno portato, dalla nostra prima gara a Palmanova nel 2019, a non condividere tali logiche.
La principale riguarda un aspetto semplicemente di crescita delle OCR e dei singoli partecipanti competitivi alle nostre Hell’s Race. Immagina se avessimo invitato alla nostra Friuli Venezia Giulia Hell’s Series 2021 il top tra i competitivi italiani e europei, 3 uomini e 3 donne. Chi sarebbe salito sul podio di ogni singola gara e della Series? Il pronostico sarebbe stato abbastanza scontato. In questo modo gli altri competitivi iscritti alla Hell’s Race avrebbero avuto poche, per non dire alcune, chance di poter provare la gioia di aggiudicarsi uno dei primi tre piazzamenti.
Essere premiati per un atleta competitivo, oltre ad essere la cartina tornasole sugli allenamenti e sacrifici fatti, ha un significato ulteriore: infonde sicurezza e aumenta la determinazione. In una regione come la nostra dove le OCR sono ancora poco conosciute avere magari sul podio atleti nostrani sarebbe un’ulteriore spinta per la crescita di questa disciplina in Friuli Venezia Giulia.
Poi c’è l’aspetto puramente economico che riguarda due aspetti. Il primo è direttamente in relazione con la motivazione precedente. Quest’anno le nostre coque gare prevedevano un compenso in denaro per il podio maschile e femminile vincitore della Friuli Venezia Giulia Hell’s Series 2021. Se alla start-line delle nostre gare avessimo voluto gli atleti più forti, ad esempio della nostra penisola, anche in questo caso sarebbe stato abbastanza scontato chi avrebbe chi si sarebbe aggiudicato l’assegnone. Come organizzatori saremmo stati cornuti e mazziati: avremmo dovuto sostenere costi extra (compenso richiesto dai singoli atleti e rimborso spese) per gli atleti competitivi inviatati e riconoscere loro il montepremi per essere saliti sul podio. Non sarebbe stato anche qui uno stimolo maggiore per i competitivi “meno forti e famosi” ricevere i premi in palio?
Infine c’è la presunta correlazione tra “atleta famoso” e “aumento degli iscritti”. In linea del tutto teorica la presenza di nomi blasonati delle OCR dovrebbe far aumentare il numero di iscritti e portare valore aggiunto alla gara. Si tratta di un concetto da “influencer” alla Chiara Ferragni. Tu mi paghi così da avere un tornaconto in visibilità, prestigio e numero di iscritti. Ma è davvero così? Quali sono le garanzie? Noi siamo una piccola gara OCR che preferisce investire soldi in nuovi ostacoli che in “influencer”. Sia ben chiaro che incrementare il numero di iscritti fa comodo a tutti. Noi facciamo il “conto della serva”. Se, ad esempio, per avere un’atleta di indiscussa fama dobbiamo investire 1.000 €; per rientrare di tale spesa ci deve essere un incremento di 25 iscritti dovuto alla presenza dell'”ospite”. Questo solo per pareggiare l’investimento. Poi non ci piace l’idea che un “atleta influencer” parli bene della nostra gara solo perché lo stiamo sponsorizzando. Non sarebbe onesto per la nostra scelta di far crescere la Hell’s Race e le OCR in modo onesto e trasparente. Non vuole essere un attacco a quegli atleti professionisti che hanno scelto di vivere di e con le OCR. Forse siamo troppo romantici e poco concreti ma crediamo che, per far crescere davvero le Obstacle Race, tutti, organizzatori e partecipanti, dovrebbero fare la loro parte e qualche piccolo sacrifico in nome della passione per questo sport.
Siamo molto soddisfatti che la nostra gara sia comunque molto apprezzata e sostenuta da atleti di un certo calibro che hanno scelto di partecipare alla Hell’s Race per il piacere di prendervi parte e non perché pagati; persone umili che hanno davvero a cuore le OCR e che con il loro esempio e consigli hanno contribuito alla nostra crescita. Un grazie di cuore a tutti, competitivi e non competitivi, affezionati o alla prima gara, per il sostegno che date alla nostra realtà e alle OCR.