Mudgazine – Intervista a Riccardo Manfron 6 Aprile 2022 – Categoria: Mudgazine – Tags: intervista, owa team, Riccardo Manfron
Ora è il momento di Riccardo, nato a Rovigo dove vive e gestisce, insieme ai suoi soci, il neo nato Avia Pervia OCR Park (noi ci siamo stati e merita devvero!). Una trentina di Obstacle Race all’attivo; babbo, marito e allenatore nel suo park. Crede e ama le OCR alla follia. Praticamente non si fa mancare nulla 😉
Ringraziamo Riccardo che si è reso subito disponibile per supportare questo nostro nuovo progetto editoriale: Mudgazine.
Quale è stata la tua prima OCR? Raccontaci un po’ com’è andata e cosa hai pensato dopo aver superato la finish-line.
Spartan Race Orte 2017. Sono riuscito a superare tutti gli ostacoli senza penalità tranne il giavellotto. Lentissimo nella corsa da fare pena, appena superato il “fuoco” ho detto: non vedo l’ora di farne un’altra e datemi una birraaaaaa!
Qual è stata la tua prima Hell’s Race? Se hai partecipato a più nostre gare qual è che ti è rimasta più nel cuore e perché? Non vale quella in cui hai fatto podio 😉
La prima “Icebreaker” a Sella Nevea. Ho partecipato a tutta la Series 2021. La Upstream mi è rimasta nel cuore per una serie di motivi tra cui il meteo… è stata una gara da paura!!!!!! Ostacoli super tecnici disseminati lungo il tracciato in modo a dir poco perfetto… il tutto sotto un temporale epico!!
Facciamo un gioco diabolico. Quale super potere vorresti dall’atleta OCR che stimi di più in assoluto?
Beh, ancora oggi penso che se la corsa, che è la potenza di Bianchi, si incrocia con la tecnica di Colombo esce il Super Sayan delle OCR. Senza nulla togliere che sono atleti completi entrambi….ci mancherebbe. Mi basterebbe uno di questi poteri!!!
Se avessi, in questo momento, gli organizzatori qui davanti, quale consiglio daresti per migliorare le nostre gare? Quali aspetti della gara modificheresti o qual è secondo te il fianco scoperto della Hell’s Race? Giurin giurello che non ti censuriamo…
Giuro, sono sincero non saprei cosa cambiare delle Hell’s sono perfette così! Anzi ho imparato cose nuove e uniche grazie a voi (n.d.r. anche noi ti amiamo)!
Raccontaci un aneddoto gara che ti è capito.
Probabilmente la scena che è mi ha gasato abbestia è stata quando ho visto, a Orte, Manuel Zoppellaro sfrecciare sul multirig finale… indelebile!!!! Racchiude proprio lo spirito di questo sport.
Cosa ti aspetti quest’anno dalle OCR italiane?
Niente, trovo che il livello delle gare sia ormai alto, l’unico dettaglio che ancora a volte può lasciare a desiderare sono gli “ingorghi “ agli ostacoli ma… capisco che non sia facile… Inoltre mi aspetto più birra rossa, basta con ste bionde.
Cosa pensi di questa Mudgazine della Hell’s Race?
Come l’ha definito Cristian (uno degli organizzatori), un’idea “romantica”, non trovo parole migliori per descrivere la versione cartacea del primo magazine sulle OCR… Che figata!
Se tu fossi un ostacolo, quale saresti e perché?
Sky ladder, perché va in alto, in alto, in alto, in alto…
Quando un amico ti chiede che sport fai. Vediamo come glielo spieghi in poche parole.
Hai presente un percorso militare? Ecco, più articolato e impegnativo con in mezzo tanta tanta corsa… bla bla bla, vieni al parco a provare, yep!!!!
Quale ostacolo ti ha messo più in crisi alla Hell’s Race? Specifica anche la gara e anno.
La Fortezza ad Osoppo, finale 2021, ultimo multirig prima del giavellotto. A parte il livello di difficoltà dell’ostacolo è stata “diabolica” la sequenza degli ostacoli precedenti. TOP.
Come nei contest social. Tre nomi di atleti che vorresti venissero intervistati.
Il mio coach Filippo De Simone, perché penso abbia molte cose interessanti da dire ai lettori di Mudgazine, Davide Tagliabue, perché è vecchio ed è la sua ultima opportunità di farsi intervistare (hahaha) e ha già fatto un podio questo anno e, ovviamente, Alberto Marrucci purché l’intervista avvenga senza censura e in lingua originale.